Un marchio storico che lega fra loro tante realtà e occupa uno spazio importante in ogni settore capace di donare emozioni e suscitare forti passioni
Se cercate nel dizionario la parola provider troverete questa definizione: Azienda di servizi che dispone di computer costantemente connessi ad Internet tramite linee speciali.
Se cercate poi la parola Mobility, e quindi mobilità, la definizione, basica sarà: possibilità di spostamento in uno spazio in rapporto a movimenti funzionali. Se mettete insieme le due parole Mobility Provider il risultato sarà solo uno: Yamaha. Nessun altro è in grado infatti, di garantire un concetto di mobilità esteso come Yamaha, garantito da connessioni e reti strettamente legate fra loro. Nel nostro mondo dei motori, quando qualcuno dice Yamaha, si pensa subito a moto, quad, scooter, side by side, motoslitte e molto, molto altro ancora.
Ma in un’altra fetta di persone, e di mercato, quel nome stimola il pensiero della musica. Comunque sia il nome Yamaha è da sempre sinonimo di mobilità, o ancora meglio, un marchio che fornisce mobilità perchè non si ferma al prodotto ma crea mobilità, andando incontro a quello che sono i bisogni, e anche i desideri dei clienti.
“Yamaha guarda alla mobilità in maniera trasversale indipendentemente dalla superficie e dal numero di ruote: cerchiamo da sempre di anticipare le esigenze delle persone unendo necessità ed emozione, dove la macchina è costruita per servire l’uomo, ed è l’uomo a dominare la macchina. Innovazione, sportività, qualità e pionierismo sono i tratti identificativi, e la tecnologia è funzionale al soddisfacimento di necessità diverse: ad esempio, il leaning Multi-Wheel (LMW) applicato a uno scooter a tre ruote come il Tricity 125 – da luglio anche 300 cc – dona massima confidenza in circuito urbano.
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