Alla Scoperta della Via dei Saraceni
La via dei Saraceni non è solo un percorso storico incastonato tra le Alpi Occidentali, ma anche un’avventura per appassionati di quad. Antonio Reiner ci conduce in questo racconto di una gita indimenticabile
Ciao amici di Moto4. Inutile che mi presenti: sono Antonio Reiner. Ormai da dieci anni mi conoscete su Facebook o su questa rivista come amante dei 4×4, quad side by side, in particolare specializzato in gite fuoriporta come guida alpina in quad. Guidati dal Sig. Walter Shaffer, noto nel Mondo Quad non solo per la sua officina specializzata ma anche per le gite organizzate insieme a Romina Gasparini, il gruppo “Quaddisti senza limiti” ha intrapreso un viaggio indimenticabile. Rispettando sempre le normative stradali e delle vie agropastorali, Walter ha garantito la sicurezza di tutti i partecipanti, con una particolare attenzione anche all’assistenza meccanica.
L’avventura inizia a Meana di Susa in una splendida giornata, dirigendoci verso Susa, poi Cenischia e la sua valle omonima. Abbiamo proseguito verso Novalesa, Ferrera Vecchia e Ferrera Moncenisio, dove si trova un suggestivo lago di montagna. Da lì, abbiamo seguito uno sterrato che ci ha condotti attraverso una bellissima pineta vicino al Monte Cariere Du Paradic, a 1952 metri di altitudine.
La strada militare 79, con le sue difficoltà, ci ha portato alla famosa Galleria del Pramad, conosciuta tra gli appassionati di fuoristrada come “Galleria dei Saraceni”. Questa galleria, lunga 876 metri e verificata con GPS, è stata scavata durante le due guerre mondiali sotto le guglie del Monte Seguiret. Prende il nome dalle grotte carsiche presenti nel calcare della zona. La sua struttura a forma di U è unica nel suo genere nelle Alpi Occidentali…
Il resto di questo articolo sulla Via dei Saraceni in quad lo trovate su Moto4 n°177 settembre/ottobre, in edicola e in versione digitale