Yamaha Banshee: Urlo demoniaco
Antiche leggende celtiche narrano che il presagio di morte fosse legato all’apparizione di uno spirito di donna dai lunghi capelli fluttuanti (Banshee); essa appariva agli sventurati poco prima dell’infausto evento. La particolarità di questa creatura era il suo urlo: acuto e agghiacciante
Nel 1987, Yamaha ebbe un’intuizione geniale: montare su uno dei primi ATV a quattro ruote un motore ad alte prestazioni. Così nacque il Yamaha Banshee, un quad destinato a diventare leggenda, agile e veloce, il cui rombo ricordava proprio l’urlo di un demone infuriato. Prima del Banshee (o “re delle dune” come amano chiamarlo gli americani), le competizioni erano riservate esclusivamente ai trike, modelli a 3 ruote principalmente in circuiti da dirt bike.
Allora i quad a quattro ruote erano considerati mezzi tranquilli, equipaggiati con affidabili ma soporiferi motori a 4 tempi, pensati per rilassanti escursioni nella natura. Yamaha decise quindi di stravolgere questo scenario: montò un motore ad alte prestazioni su un ATV a quattro ruote e lo rese disponibile per il mercato americano. Venne scelto un motore di derivazione motociclistica (quello delle mitiche RD/RZ 350), un bicilindrico 2 tempi raffreddato a liquido capace di erogare 34 cavalli, abbinato a un cambio manuale a 6 rapporti.
Per sostenere l’esuberanza del motore fu progettato un robusto telaio in acciaio tubolare con sospensioni indipendenti anteriori e un forcellone in acciaio scatolato al posteriore. Il risultato fu un ATV agile e veloce, dal peso di solo 185 kg, una “high performance machine” come desiderava Yamaha, che catapultò i quad nelle competizioni. Al suo debutto, infatti, nel 1988, il Banshee vinse la seguitissima Baja 1000, una storica competizione off-road che si svolge ancora oggi in Messico…
Il resto dell’articolo sul test del Yamaha Banshee lo trovate in edicola su Moto4 n°181 maggio/giugno o acquistando la copia digitale
Ecco il video test realizzato da Redneck Motors