Polaris Scrambler XP 1000 S: Massive attack
Il quad Scrambler non è un mezzo come tutti gli altri, la storia di questa rivista è legata profondamente a questo veicolo, il primo numero, uscito nel 2002, aveva in copertina proprio il 500 4×4, e in tante altre occasioni, in questi ultimi 18 anni, ne abbiamo parlato. Un quad sicuramente vincente, che unisce l’appeal di un design sportivo alla concretezza in offroad
Neanche la piena del Po ha potuto fermarci, nella seconda settimana di ottobre siamo andati a trovare Andrea Gianini di Victory Team per mettere alla prova il nuovo Polaris Scrambler XP 1000 nella versione S, quella “larga” per intenderci, ben 55” (140 cm).
Devo ammettere che quando, nel luglio 2019, Polaris ha svelato al mondo la MY2020, e la presenza in essa di una versione dello Scrambler largo 55”, ero sorpreso e titubante, i miei dubbi riguardavano la guidabilità e la sterzata di un veicolo così largo, beh… Mi sbagliavo!
Ma andiamo con ordine e iniziamo dall’estetica, qui una nota di demerito per la Casa americana, non è cambiata dal 2013 quando uscì la prima versione da 850 cc, ma nonostante questo le nuove grafiche, le linee squadrate che lo caratterizzano e soprattutto il nuovo design dei braccetti delle sospensioni lo fanno apprezzare molto.
Questa infatti non è solo una “versione” più larga del modello di serie, ma tante componenti fondamentali sono state cambiate, a partire dal telaio, più lungo di 4” (10 cm) e più resistente del 31% nella sezione centrale, inoltre tutti i giunti bullonati sono a doppio strato e incassai nella parte posteriore del quad. Anche la geometria delle sospensioni è stata aggiornata per favorire il rotolamento degli pneumatici. L’aspetto più evidente risulta essere l’adozione dei…
Il resto dell’articolo sul quad Scrambler lo trovi sul Moto4 n°166 in edicola dal 26 novembre 2020 o in digitale cliccando qui