Polaris Scrambler 850 – La nuova era
Cambia completamente il suo modo di porsi sul mercato la Polaris, stupendo il pubblico e azzardando un nuovo concetto di ibrido, che riprende nel nome un riferimento importante del passato puntando alla conquista del futuro
È stata una delle più grandi novità di questo 2012 e sicuramente una delle meno attese visto che l’annuncio di questo mezzo era completamente inaspettato da parte dei più. Ma fatto sta che il risultato, tra addetti al lavoro e pubblico, è stato di quelli idonei a una presentazione di questo tipo, cioè di stupore prima, interesse poi. Lo Scrambler è uno di quei mezzi che hanno segnato la storia del nostro settore, il primo ibrido cross over della storia del quad, con livrea sportiva e 4×4.
Un’intuizione che portò alla Polaris un grande successo di pubblico e di mercato, creando di fatto un principio trainante del segmento: offrire all’utente il massimo in fatto di prestazioni e versatilità, concetti perfettamente conciliabili con un mezzo come questo Polaris Scrambler 850 che prendeva le migliori caratteristiche del settore utility e sportivo per valutare una nuova idea di divertimento.
Nato come un mezzo a tre ruote nel 1980, lo Scrambler ha visto nella sua permanenza nel mercato l’evoluzione del settore e oggi, che i tempi sono cambiati e poco o nulla c’è da invetare di nuovo, ma solo migliorare, lo Scrambler ritorna per essere un prodotto unico nel suo genere e come 30 anni fa non ha troppi competitor degni di lui, in virtù di questo porta sulle spalle una responsabilità importante, quella di non deludere la propria clientela.
La Polaris ha sfruttato questa unicità di prodotto per rivalutare il fascino e le potenzialità del mezzo che, completamente cambiato, più potente, aggressivo e accattivante, anticipa i tempi grazie a un connubio di tecnlogia e innovazione che, come vuole il progetto iniziale, nasce per lasciare il segno e non avere troppi termini di paragone.
Il resto dell’articolo sul Polaris Scrambler 850 lo trovi sull’arretrato Moto4 n°104