Kawasaki KVF 750 Brute Force 4x4i EPS: Kawasaki reinventa il Brute Force
Restyling radicale per il Brute Force che annovera numerose varianti tecniche e modifiche di carrozzeria. Non poteva mancare l’installazione del servosterzo
Il Brute Force 750 fu per molto tempo il simbolo della categoria utility “top class”, il primo a montare un banco motore a due cilindri con configurazione a V 90°, e a lungo rappresentò il riferimento per i mezzi da lavoro di grossa cilindrata.
Nel tempo non ha subito mai grandi cambiamenti tecnici: l’unica modifica degna di nota fu il passaggio da un’alimentazione a carburatore all’iniezione elettronica, ma aspetto e dettagli rimasero sempre invariati.
Ma i tempi cambiano e con essi anche le aspettative dei consumatori, così molti costruttori si sono aggiornati proponendo varianti sempre più tecniche e sofisticate…
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