Can-Am Outlander 400: L’orgoglio di casa BRP
Un mezzo adatto al fuoristrada duro: confortevole, efficiente, con dotazioni di ottimo livello e un prezzo competitivo lo pongono ai vertici del segmento
La faccia è sempre quella che in passato è stata la protagonista del cambio della filosofia Bombardier, ora Can-Am. Rimane la stessa anche la filosofia di contenimento dei costi alla base della progettazione di questo prodotto che dichiara una diminuzione dei costi generali di gestione e aggredisce il mercato con un prezzo di acquisto competitivo che lo rende appetibile rispetto a mezzi dello stesso segmento.
A livello generale il veicolo ha mostrato doti di adattamento ai tracciati di fuoristrada estremo e ci ha pienamente convinti sulla bontà del progetto, impressione che qualche anno fa non era unanime soprattutto in riferimento al prezzo di allora. Queste sue virtù di guidabilità sono ben accordate a una dotazione che fa invidia anche a mezzi di fascia superiore.
Le dimensioni esterne dell’Outlander di oggi sono inferiori a quelle dei fratelli maggiori (che hanno adottato un nuovo telaio e sono stati interessati da cambiamenti estetici) ma sebbene il tempo sembra essersi fermato per il “piccolo” di casa BRP il carattere estetico è ancora attuale e in linea con il gusto dei nostri tempi.
Il frontale è provvisto di fari integrati alla carrozzeria (ora insieme agli indicatori di direzione) e di un piano di carico con capacità di 136 kg. Il cofano è raccordato ai passaruota e alla calandra centrale che protegge il radiatore: questo si distingue per la presenza di un robusto paracolpi inferiore formato da una struttura tubolare in lega leggera abbinata a due rostri verticali in plastica nera, molto aggressivi e robusti. Osservando il veicolo in ogni dettaglio, si capisce subito che ogni componente è stato realizzato con serietà e razionalità, senza l’ossessione
Il resto dell’articolo test Can-Am Outlander 400 lo trovi su Moto4 n°111