Da settimane ormai non si fa altro che parlare di questo discutibile provvedimento, che per certi versi dimostra ancora una volta, quanto l’Europa e nel caso specifico l’Italia sia poco attenta e soprattutto poco preparata su temi importanti che toccano la vita di tutti
E’ ormai noto a tutti quanto l’ecosistema sia corroso e lo è a tal punto che siamo quasi arrivati al possibile collasso, senza che nessuno su questo pianeta sappia realmente cosa fare per sanare la situazione.
Allora cosa si fa? Cosa decide la politica? Semplice: sceglie la strada più facile, quella di chiudere, quella di proibire, quella di dimostrare che “andare in fuoristrada lede la natura”, tacciare quindi i fuoristradisti quali distruttori di tutto ciò che, per alcuni, l’entità che sta al di sopra di tutti ci ha donato. Quante volte ci è capitato di girare per boschi ed imbattersi in cumuli impressionanti di immondizia, o di rifiuti pericolosi.
Quante volte ci siamo chiesti cosa ci faccia un’automobile arrugginita in mezzo ad un bosco; le ipotesi sono due: un tornado o qualche losco personaggio mai perseguito che sceglie la “sua” strada migliore per sbarazzarsi della ormai vetusta autovettura casomai persino rubata.
Qualche anno fa, chiesi al Sindaco di un paesino del viterbese se fosse a conoscenza del fatto che nei boschi del parco di Bracciano-Martignano ci fossero diverse tonnellate di rifiuti solidi urbani. La risposta fu immediata “ha delle foto da farmi vedere?” Le foto le ho fornite ma l’immondizia c’è rimasta. Fatta premessa passiamo alla maldestra legge che è entrata in vigore dal 16 di dicembre scorso dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali…
Il resto dell’articolo sullo Stop al Fuoristrada lo trovi su Moto4 n°172 in edicola dal 26 gennaio 2022, in alternativa è disponibile la versione digitale cliccando qui