Alla scoperta della Sardegna
La Motocavalcata Costa Ovest svoltasi a metà febbraio quest’anno, è stata l’ultimo evento prima della quarantena che ha costretto quasi tutte le manifestazioni a uno stop forzato. E come sempre, ha fatto registrare il tutto esaurito
Sul filo del rasoio. Probabilmente una delle ultime manifestazioni che si siano svolte prima che su tutto il mondo scendesse l’ampio manto della quarantena dovuta all’epidemia di Coronavirus e che tutti gli eventi, sportivi e non, subissero un incontrollabile arresto.
La quarta edizione della Motocavalcata Costa Ovest, del 15 e 16 febbraio quindi, per il rotto della cuffia, si è svolta come da programma. Un evento organizzato dagli Enduristi della Costa Ovest a San Nicolò d’Arcidano, in Sardegna, per la precisione sul versante sud-ovest dell’isola.
E neanche lo avessero saputo, in quel weekend si sono presentate al via ben 210 moto, oltre a una trentina di quad: quasi 250 partecipanti dunque per un evento che si è svolto in due giornate.
Mettiamo ben a fuoco intanto la zona in cui da sempre si svolge questa motocavalcata, uno dei più conosciuti, ma meno battuti, forse, della Sardegna, anche in termini di turismo. La Costa Verde è costituita da spiagge splendide e scogliere, con dune e deserti di sabbia che fanno veramente pensare a quelli africani, tanto è vero che molti anni fa più di qualche noto pilota di rally raid sceglieva proprio questa zona per allenarsi.
Resa famosa da Piscinas e Scivu, cuore della Costa Verde, questa zona testimonia anche il lavoro dei minatori attraverso monumenti d’archeologia industriale: dalle miniere al mare si potrebbe dire e proprio a Porto Flavia arrivano i binari sui quali scorrevano i carrelli di carbone proveniente dalle miniere di Buggerru…
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