Race to Hell 2024: all’inferno e ritorno
La sesta edizione della Race to Hell parla francese con due transalpini che si sono portati a casa la vittoria. Brilla l’Italia con Wainer Morandi che la spunta nei side by side, il podio di Andrea Arrighi nella Cross Country e il quarto posto di Fabio Sauli nella Spartan
Ha spento, con l’edizione 2024, le sue prime sei candeline la Race to Hell, competizione estrema per quad e side by side, che stagione dopo stagione, ha conquistato i cuori di molti piloti e appassionati, affiancandosi alla “Hunt the Wolf”, capostipite di questo tipo di gare.
Moltissimi i piloti, provenienti da tutta Europa, che non hanno voluto mancare a questa estenuante gara. Quest’anno, si è voluto innovare introducendo tre diverse categorie: la Spartan, la classe più ardua pensata per i rider più competitivi; la Cross Country, versione light e propedeutica alla Spartan; e la Side By Side, destinata a questo particolare tipo di mezzi.
Dopo 72 ore di gara e alcune centinaia di chilometri percorsi negli affascinanti boschi senesi, scenario abituale della RTH, a imporsi nella Spartan è stato il francese Carmelo Gueli, che in sella al suo Polaris Scrambler ha superato il rumeno Stanciu Anatoli e il croato Mario Kovacic.
Massiccia in questa categoria la presenza di piloti tricolori, con l’esperto Fabio Sauli, che ha tenuto alto il tricolore centrando, alla guida del suo Can-Am ,un’ottima quarta posizione finale. Nella top ten anche il sempre combattivo Tony Paolucci, che ha conquistato la decima posizione finale nonostante un guasto meccanico che, negli ultimi chilometri di gara, l’ha privato della trazione integrale. Presente anche quest’anno Giuseppe Di Michele, alias “Pino Codino”, che ha portato il suo amato…
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