Inviata per Moto4 alla gara francese Carla Gamboni ci racconta l’atmosfera che si respira a questo evento ormai gigantesco. Con uno sguardo alla classifica e alla prestazione degli italiani
il 22, 23, 24, 25 Agosto sono stati i giorni clou del quad mondiale. Come avviene ogni anno da 33 anni in qua, infatti, si è svolto in Francia uno degli eventi più importanti per i nostri quattro ruote: la 12 ore di Pont de Vaux. Una 4 giorni ricca di emozioni e di braaaaap che cercherò di raccontarvi tramite il mio vissuto.
Normalmente al Pont de Vaux si arriva alcuni giorni prima rispetto alla competizione per ambientarsi al meglio con la zona e con gli stranieri, che arrivano davvero da tutto il mondo. In realtà i paddock aprono solo il mercoledì mattina ed è quello il momento in cui si inizia ad allestire il campo.
Numerosissima la compagine italiana nell’area destinata ai concorrenti del Kenny Contest, Kids e SSV che è divisa, naturalmente, da coloro che partecipano al Mondiale 12H ed anche in questo caso sono tanti i team che rappresentano il nostro Bel Paese.
Aspettando la gara
La gara vera e propria inizia solo il giovedì quando, dalla mattina cominciano tutte le operazioni preliminari alle quali si accede in base all’orario fornito dall’organizzazione al momento dell’iscrizione.
Una volta verificate le protezioni, l’estintore e la tanica della benzina, si procede al controllo del quad con i test fonometrici e quant’altro prima di lasciare il mezzo in parco chiuso; si uscirà da qui solo a metà giornata, quando tutti i partecipanti partiranno in convoglio per attraversare il paesino francese e schierarsi per la presentazione di tutti i team ed è questo uno dei momenti più emozionanti di tutti e quattro i giorni.
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