Italian Baja 2014, Pordenone, Finalmente Biscontin
L’Italian Baja da l’avvio, come ormai da tre anni, al Mondiale Cross Country Baja. Un appuntamento attesissimo, banco di prova per i nuovi modelli e le nuove motorizzazioni che poi saranno protagoniste per tutto l’anno fino alla famigerata Dakar
La storia ormai è lunga, inizia 21 anni fa quando la Baja era solo per le auto, non erano previste assistenze e si correva nei gretti del fiume senza sosta e senza assistenza tecnica. Le cose via via si sono evolute fino al 1998, anno in cui le moto hanno esordito con la vittoria del mitico Fabio Farioli. Nel 2001 si affacciano alla gara i quad e il primo vincitore è Angelo Montico con un Raptor 660 che rivince anche nel 2003 con un Benci, l’anno prima aveva perso il primo posto per una penalità.
All’epoca i quad correvano su 660 chilometri di speciale. L’ultimo degli italiani a vincere la Italian Baja è stato Tiziano Sette nel 2008, da lì per i colori nostrani è buio fitto fino al 2013 quando Simone Toro vince nella categoria Europeo.
L’assoluta dall’anno in cui vinse Tiziano rimane in mano straniera, ci voleva Stefano Biscontin per cambiare la musica. Il 2014 è l’anno buono per l’Italia e per Stefano vittima l’anno scorso forse della sua stessa irruenza con la rottura della catena di trasmissione quando era davanti a tutti con un distacco abissale. Gli anni aiutano e Stefano quest’anno è maturato a sufficienza per fare sua la gara, è andato veloce come sempre, ma è stato saggio, ha capito che andare a “fuoco” sempre non giova, anzi.
Le categorie in gara sono tante, si corre per l’Italiano, l’Europeo e per il Mondiale, cosa che a fine gara crea un po’ di confusione. Tutti davanti ai tabelloni delle classifiche per “cercarsi” e confrontarsi nelle varie speciali: sono 11 gli italiani impegnati, tutti agguerriti
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