Un’esplorazione dell’ecosistema complesso dove animali rari e comuni coesistono. Dallo stambecco alle marmotte addomesticate, scopriamo come questa antica via di commercio è anche un santuario di biodiversità
Ciao, lettori di Moto4, sono di nuovo io, Antonio Reiner. Qualche tempo fa, proprio su queste pagine, vi ho offerto i miei consigli per affrontare l’Alta Via del Sale. Ora, questo articolo è dedicato alla biodiversità faunistica che popola questi sterrati di alta montagna. Questi percorsi vanno da Limone Piemonte in Liguria fino in Francia e sono stati utilizzati dall’Ottocento fino ad oggi per trasportare con muli e cavalli materie preziose come il sale e le spezie dal mare fino a Passau in Germania, attraverso il Piemonte e la Val di Susa, e sul versante francese.
Da secoli, la Via del Sale si snoda attraverso montagne, vallate e paesaggi costieri, collegando zone di produzione del sale a centri di consumo e mercati. Se gli uomini e i loro muli sono stati per anni i protagonisti indiscussi di questa strada, non va dimenticato il ruolo fondamentale svolto dalla fauna che popola queste aree. Oggi più che mai, la Via del Sale è un teatro di biodiversità, dove la storia dell’uomo si intreccia con quella della natura.
Nelle regioni alpine attraversate da alcune delle vie del sale più note, come quella che collega la Liguria al Piemonte, la fauna è particolarmente variegata. Alti pascoli, foreste e ripidi pendii offrono habitat ideali per una serie di specie animali, alcune delle quali sono ormai rare e protette. Ma l’animale più diffuso è sicuramente la marmotta. In alcune zone sono addirittura addomesticate, come nel caso di Limonetto, situato tra Limone Piemonte e il…
Il resto dell’articolo sugli Animali della Via del Sale lo trovate su Moto4 n°178 novembre/dicembre in edicola dal 7 novembre oppure disponibile in digitale cliccando qui