Oilibya Rally 2014: Dominio polacco
Non ce n’è per nessuno! Sei tappe, sei vittorie, Rafal Sonik si conferma il più grande e chiude la stagione in bellezza conquistando la Coppa del Mondo, la terza
Nell’orizzonte alle sue spalle qualcosa che somiglia al vuoto, un deserto, nessuno oggi è in grado di competere con il grande campione di Cracovia. Con il suo Yamaha N° 200 è 15° in classifica generale, un risultato incredibile considerando il livello dei piloti che si sono sfidati tra le dune del Marocco, i più grandi del mondo tra moto, auto e quad.
La 15° edizione del Rally Oilibya Maroc, uno sforzo organizzativo pazzesco, un’impressionante carovana di più di 900 persone tra piloti, assistenza e responsabili di organizzazione e logistica, sbarcata sulla sabbia marocchina per l’ultima tappa del Campionato del Mondo Cross Country. Sono tutti qui per vivere una grande avventura e per “superare i propri limiti” come recita lo slogan di NPO. Pierre Lartigue e Stéphane Le Bail ricontrollano il road book mentre l’hotel Belere di Erfoud si trasforma in una gigantesca macchina operativa.
C’è un clima da Dakar a Erfoud alla vigilia della partenza, 290 iscritti, un numero da capogiro, i team ufficiali affilano le armi, ma il clima è rilassato. L’80% degli iscritti sono amatori, alcuni forse nutrono la segreta speranza di farsi notare da qualche grosso team e fare il grande salto a professionisti, ma la maggior parte sono qui solo per mettersi alla prova e arrivare fino in fondo, sul podio a Marrakech. I piloti si ritrovano, si consigliano, si preparano e la tensione sale.
Poi si parte, una tappa di 276 chilometri dove le doti di navigazione e di guida vengono subito messe a dura prova attraverso i primi cordoni di dune, ma soprattutto nei tratti veloci dove si raggiungono velocità molto elevate.
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