La parte più bella di andare in quad, quando hai una disabilità di una certa entità, è che ti offre la possibilità di raggiungere posti che, in alternativa, sarebbero raggiungibili solo a piedi: trovo il viaggiare in quad una grande alternativa alle difficoltà
Viaggiare in quad quando si ha una disabilità importante non è sempre facile, ma tra alti e bassi abbiamo capito che non è impossibile! Abitando in un posto circondato da montagne che affacciano sul Lago Maggiore, ricco di paesaggi suggestivi, il quad ci ha dato l’occasione di tornare a vivere le stesse avventure e perché no, apprezzare le cose da una prospettiva diversa.
Passando tra i boschi, sulle “gippabili” e tra i sentieri impervi, abbiamo raggiunto viste panoramiche in punti impossibili per un paraplegico; dopo cinque anni, siamo riusciti a tornare a guardare le stelle immersi nel silenzio della natura cosa che prima non avremmo mai creduto più possibile.
Tornare tra le montagne è stato fondamentale per la salute psicologica, possiamo dire che è la nostra terapia. Rincasare dopo una giornata o weekend di esplorazione mi permette di essere più rilassato. Sono posti in cui andavo spesso a passeggio, ma questa è una storia su cui ora non ci soffermiamo.
Accennavamo prima della presenza di alti e bassi del girare in quad… e che non si dica che usare il quad utility non è adrenalinico e affascinante. Nelle nostre avventure ci siamo serviti di verricello, di una pala per spalare la neve e di passanti volenterosi pronti ad aiutarci a venirne fuori. Vi siete mai trovati bloccati nel fango o sprofondati nella neve con tutte e quattro le ruote? Bisogna ammettere però che nel caso di un eventuale ribaltamento o caduta, la cosa diventerebbe…
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